COPIONE "SPUTTANAPOLI"

Sputtanapoli, il rap contro le "presunte verità"

Ecco il copione di “Sputtanapoli”, canzone che è diventato un caso radiofonico perché rielabora musicalmente gli scontri fra tifosi napoletani e poliziotti avvenuti alla Stazione Centrale

di Gianni Valentino

La sirena della polizia è il nervo sonoro del ritornello. Il tempo pulsa di dub e hip hop con incedere rap tribale, alla maniera di “ Quelli che benpensano” di Frankie Hi-Nrg. Pian piano salgono i cori da stadio, gli «inni della fede». Poi gli insert importati dalla tv, con i conduttori dei Tg che annunciano: «A Napoli gli ultras hanno preso d’assalto un treno diretto a Roma e i tafferugli sono proseguiti una volta arrivati allo stadio». Ancora: «“Rabbia tra i viaggiatori costretti ad abbandonare i convogli”». Infine: «“Tifosi con il volto coperto hanno sfondato i cancelli”».

Quindi subentra la replica in versi sciolti di una guida della Curva: «“Ma vi siete informati che all’Olimpico ci hanno fatto trovare i tornelli aperti. Come si fa a fare un casino del genere? Perché forse in Italia si devono distrarre le persone con il problema di Napoli, la munnezza, i tifosi e la camorra? Mi pare una grande strumentalizzazione e speculazione sulla nostra città. Non siamo degli angeli, però essere additati a delinquenti no”». Il tutto missato in una roboante sequenza ritmica: “Sputtanapoli / sciacalli travestiti da eroi / Sputtanapoli / che si riempiono la bocca di noi / Sputtanapoli / conviene sputtanare Napoli / Sputtanapoli / per poi vendere miracoli».

Ecco il copione di “Sputtanapoli”, canzone che è diventato un caso radiofonico perché rielabora musicalmente gli scontri fra tifosi napoletani e poliziotti avvenuti alla Stazione Centrale lo scorso 31 agosto, prima domenica di campionato. Il singolo che si può ascoltare sul sito www.napoli.repubblica.it è la prima traccia del cd “Tutti colpevoli” firmato L’altroparlante che sarà distribuito dal 10 novembre con la rivista “L’espresso napoletano”.

Dietro lo pseudonimo c’è Gino Magurno, ex leader del progetto Vox Populi: «Il 31 agosto non ero alla Stazione né all’Olimpico — spiega il musicista — ma ho letto i giornali e come tutti sono rimasto impressionato dai titoli. Poi alcuni amici mi hanno raccontato la verità sui fatti, e mentre scrivevo il testo si sono susseguite le indagini, fino alla svolta con la decisione della Procura di un paio di settimane fa (che riduce di molto le proporzioni dei danni stimati da Trenitalia: 500 mila euro). Oggi uso la sigla L’altroparlante per provocare discussioni sulle presunte verità».

Tra le nove canzoni che completano il cd ecco “Canzone ad personam”� e “Lettera aperta”: «La prima naturalmente allude a Silvio Berlusconi. È una favola ironica e malinconica che parla di un popolo abbindolato, dove “pochi vissero felici e contenti”, e il premier è l’artefice di questa realtà. La seconda invece reagisce a un intervento di Emilio Fede sulla scorta per lo scrittore Roberto Saviano. Accanto al direttore del Tg4, però, era giusto ricordare i ministri Brunetta, Carfagna e Gelmini».
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