Quel bambino con il basco amaranto:
Un dolore muto, fatto di lacrime, il silenzio rotto soltanto dal suono della tromba d’ordinanza. Un’immagine che commuove tutti: un pargolo biondo, Simone, con in testa il basco amaranto, troppo grande per lui, simbolo e orgoglio della Folgore. E’ il figlio del sergente maggiore Roberto Valente, una delle sei vittime dell’ultima strage a Kabul. Lo strazio infinito dei familiari, ma anche dei commilitoni, compagni di tante avventure in terre difficili. Anche la presenza delle piu alte cariche dello stato è stata assolutamente discreta. A rappresentare pubblicamente il dolore collettivo del Paese, dopo la preghiera breve dell’ordinario militare, si è fatto avanti solo il presidente Napolitano che ha accarezzato ad una ad una, lentamente, tutte le bare, e poi è tornato di nuovo in coda, accanto a Schifani Fini La Russa e Letta, dietro il corteo dei parenti che Napolitano aveva abbracciato prima dell’arrivo del C130 in maniera riservata, fuori dei riflettori. Anche l’applauso, quando le bare hanno lasciato l’aeroporto, è stato sommesso quasi per rispetto al sacrificio dei nostri militari. E per la prima volta nella storia, purtroppo ormai lunga delle cerimonie di lutto sulla pista di Ciampino, erano presenti anche quattro ufficiali afghani, a dimostrare concretamente la riconoscenza di un Paese ancora in cerca di aiuto.(fonte:torre di Babele)
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