domenica 31 ottobre 2010

Una dedica speciale per i bambini di Terzigno,Boscoreale e Pompei



Una dedica speciale

Non parlare del “compleanno di Diego” non è di certo facile, specialmente da parte di chi ama una città un popolo una terra e ci vive, poiché esso và a toccare quella parte dell’animo a cui di rado le parole riescono a rendere pienamente giustizia. Faccio comunque un tentativo, nella speranza di risultare quanto più esaustivo possibile, presa per buona la premessa.

Il compleanno di Diego quest’anno e tutte le manifestazioni ad esso inerenti hanno significato, per me e per tutti gli altri tifosinapoletani che credono nello sport la rinascita della propria terra, un qualcosa di unico.La vittoria è sempre stata ed è il motivo principale di gioia e di sollievo, il momento in cui tutti gli sforzi e le tensioni dell’anno trovano la loro panacea nella festa che ne consegue e gli animi di tutti vengono rifocillati e rinfrancati in vista della sfida successiva; tutto questo, tuttavia, questa volta ha assunto dei connotati differenti, molto più profondi. L’improvvisa ed ingiusto trattamento,alle popolazione vesuviane ha dato una scossa senza precedenti al popolo campano, dando ancora maggior vigore alla volontà e allo spirito di sacrificio che lo ha sempre contraddistinto.

Perciò lasciateci fare una dedica speciale a tutti quei bambini che vivono nelle terre vesuviane che vorrebbe respirare aria pulita come gli hanno promesso chi gli ha dato vita.
(Salvatore NICOLO')

lunedì 18 ottobre 2010

DEDICATO A TUTTE QUELLE PERSONE CHE PUBBLICIZZANO LA LORO VITTORIA.


LA CULTURA DELLA SCONFITTA E DELLA VITTORIA

Vincere e perseguire il successo e' una motivazione positiva ed essenziale per lo sviluppo e la crescita di una persona, che diventa negativa quando e' presentata come unico e solo obiettivo.
Bisogna chiarire che l'agonismo e' inteso come impegno a dare il meglio di se stessi nei confronti degli altri e che una prestazione o una vittoria hanno percio' significato quando rappresentano una conquista su se stessi, frutto di un impegno voluto e tenacemente perseguito.
La caratteristica fondamentale dello sport competitivo e' che si fonda sul concetto di agonismo, inteso come confronto, ma anche come amore per la lotta. Non si puo' inibire l'istinto a farsi valere in campo, il cui fondamento psicologico e' costituito dall'impulso aggressivo.
Lo sportivo e pronto alla competizione quando comprende e vive con il giusto equilibrio le esperienze della vittoria e della sconfitta. Infatti, sono entrambe positive se intese come momento di conoscenza del proprio e altrui limite.
Il saper perdere e' un obiettivo che pare utopistico da realizzare, ma la coscienza e la cultura del significato, in senso sportivo, e' di facile apprendimento se la sconfitta non viene drammatizzata e colpevolizzata.
Lo sportivo vivra' tutta la vita attraverso vittorie e sconfitte; se sara' in grado di accettarle e superarle non avra' nessun timore di affrontare qualsiasi esame, ostacolo, gara o confronto.
"VINCERE AD OGNI COSTO" . Si pensa. Si dice. Si riporta. Ma quel "ad ogni costo" suona come parola d'ordine dei furbi, di quelli che fingono di aver subito un fallo e cercano di fregare l'avversario e l'arbitro.
Ma a chi la vogliamo raccontare?
Incolpare l'arbitro, ci serve solamente per trovare alibi alla nostra incapacita' di saper perdere, non riuscendo ad accettare la sconfitta, come superiorita' dell'avversario.

Cerchiamo quindi assieme ad
"IMPARARE A PERDERE"
e sara' la nostra prima grande vittoria di squadra.

Vittorio Tognazzi

domenica 17 ottobre 2010

RUBRICA:MEDICINA E PISICOLOGIA( Malattia di Osgood-Schlatter)

La malattia di Osgood-Schlatter causa dolore ed edema nella regione corrispondente al tubercolo tibiale ed è una lesione da sovraccarico funzionale che colpisce soggetti di età compresa tra i 10 e i 16 anni. Spesso si verifica durante o subito dopo l’adolescenza ed è dovuta all’estensione forzata e ripetuta del ginocchio che tende a danneggiare l’epifisi del tubercolo tibiale. La patologia si manifesta inizialmente solo come un’infiammazione, ma se il sovraccarico funzionalenprosegue, il tubercolo potrebbe letteralmente frammentarsi. Poiché il processo di ossificazione continua, in questi giovani viene a formarsi, sul lato affetto da questa patologia, un grosso e prominente tubercolo (in alcuni casi può manifestarsi anche bilateralmente). La malattia di Osgood-Schlater è abbastanza comune nei giovani calciatori, non a caso, tende a manifestarsi soprattutto all’arto inferiore che più di frequente viene adoperato per calciare. Dicevamo che può essere presente una sintomatologia caratterizzata da una protuberanza localizzata e dolente in corrispondenza del tubercolo tibiale. Se i sintomi sono presenti da alcune settimane o l’edema locale è molto pronunciato, sarebbe buona norma sottoporre lo stesso ad un’indagine radiografica per vedere se è presente o meno una sua frattura. Molto raramente una scheggia di osso può interferire con il tendine patellare e richiedere, quindi, la sua rimozione chirurgica. La sintomatologia di solito scompare con il riposo assoluto, fatta eccezione per una moderata attività di passeggio, ciclismo o nuoto non competitivi. Anche il trattamento locale con ghiaccio è molto utile. Non attenersi a questi provvedimenti (e ciò succede di solito, perché il bambino non resta sufficientemente a riposo), può portare alla conseguenza di adottare un gesso cilindrico in estensione, per almeno 3 settimane. Quando non vengono accusati più sintomi al ginocchio da almeno una settimana, il gesso può essere rimosso e il giovane può riprendere l’attività sportiva.Va consigliato però, all’atleta (ed ai suoi genitori), di evitare le attività troppo stressanti e va avvisato che la lesione è soggetta alle recidive se il ginocchio viene sollecitato e sovraccaricato in maniera eccessiva almeno fino a che non si abbia la fusione delle epifisi, cosa che avviene solitamente tra i 16 e i 18 anni. Generalmente, non vi sono sequele a lungo termine, a parte l’eccessiva prominenza del tubercolo tibiale.Solo occasionalmente può residuare qualche scheggia ossea che può dare sintomi obiettivi e che richiede la rimozione chirurgica. Infine, si vuole ricordare ai piccoli atleti ed ai loro genitori, che l’insorgenza dell’Osgood-Schlatter, non deve preoccupare oltremodo, il ghiaccio ed il riposo, rappresentano la migliore terapia.
A cura di Antonio Godano, Chiropratico – massofisioterapista massaggiatore sportivo.
Fonte:medicina e pisicologia

sabato 9 ottobre 2010

venerdì 8 ottobre 2010

IL SOGNO DI DONNA CONCETTA


IL SOGNO DI DONNA CONCETTA
Stanotte mi so' messo di traverso sopra il letto! Pigiavo stancamente sul comando per accendere la tele…

Palummella scavalcandomi come fa lui m'ha detto: " Avvocà.. Forza Napoli! "

Mi so girato e… c'erano tutti! Abbondanza, Capone, Filardi, Postiglione e Giordano mi ha sorriso compiaciuto!

Ho pensato " sto stunato ma ch'è succiesso? "

L'arbitro ha improvvisamente fischiato e il centravanti di una squadra certamente straniera, forse il Real, ha lanciato il pallone di scatto ad un compagno sulla fascia destra.

Vives, Stendardo e i due Cannavaro, immediatamente hanno coperto il limite dell'area, seguendo come felini l'attacco degli avversari.

Un traversone lunghissimo ha attraversato in diagonale il campo per piovere preciso sulla testa di un mandingo che, bellissimo, si è librato in area irraggiungibile!

Il secco colpo di testa, scagliato dal centro del limite dell'area, è risuonato nelle orecchie attonite di tutti gli spettatori dello stadio, senza fiato!

Come una saetta il pallone ineluttabile si è diretto all'incrocio dei pali! E' già gol!

Ma nessuno ha visto Coppola inarcarsi e mentre la palla s'infila tra i pali la sua mano la schiaffeggia spingendola appena fuori dalla porta!

Un boato ! Riempìe lo stadio.

Nessuno ha il tempo di commentare…Criscito blocca la palla sulla linea di fondo e con una piroetta la passa di tacco a Stendardo. Lo stopper vede libero Molinaro sulla sinistra che velocissimo passa a Vives che finge di passare a Di Natale e invece appoggia su Abate che scatta sulla destra. Questo crossa preciso verso Quagliarella al centro che si libera di un avversario e tira fortissimo. Il portiere con un balzo respinge . I difensori si stringono sulla palla ma irrompe Borriello. La palla s'infila nell'angolo destro della porta senza pietà!

L'esplosione dei tifosi non ha precedenti ! Napoli è in cielo!

Tra le grida e la gioia mi giro verso la nota tribuna e vedo donna Concetta che stende le braccia e bacia uomini giovani e vecchi che la circondano ossequiosi!

" Avvoca'- mi grida- chist so e figli mieie"!
Fonte:www.tifosinapoletani.it

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